L’economia delle cose

“Ho guardato fuori, in giardino. Sono rimasto a guardare il buio. Avevo la sensazione che fossimo tutti in pericolo, e che lo saremmo stati a lungo”
Un uomo scompare mentre la moglie sta facendo la spesa. Una madre assiste impotente all’ultima corsa del bob su cui è seduto il figlio. Una coppia di anziani è minacciata da un uomo armato, reale o immaginario. Una ragazzina sovrappeso affronta l’amore che si trasforma in violenza. Una donna racconta al proprio bambino di aver sentito, molti anni prima, la voce di Dio.
In ciascuno dei racconti de “L’economia delle cose”, l’inaspettato irrompe, in forme diverse, nelle vite di adulti, ragazzi e bambini. Non tutti saranno capaci di reggerne l’urto. Ma molti ci riusciranno, a modo loro, dopo aver preso un respiro profondo. “L’economia delle cose” è uscito in Italia nel 2007: è stato nominato per il premio Strega, ha vinto il Premio Settembrini e il Premio Bagutta Opera Prima.
Un sapore sommessamente intenso che costringe il lettore a tendere bene le orecchie.
Un narrare… che fa pensare alla lezione di certi maestri… come Bilenchi, come Parise.
C’è, nella misura del racconto, una ricerca di assolutezza che manca al romanzo. E che tocca corde più profonde del nostro cuore… Tutto ciò accade nel libro di Elena Varvello… Alcuni di questi racconti sono destinati a restare.
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